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Ben Ryè

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Donnafugata Ben Rye

 

Denominazione: Passito di Pantelleria D.O.C.

Tipologia: vino passito

Vitigni: Zibibbo (Moscato d’Alessandria)

Zona di produzione: isola di Pantelleria

Terreno: terreno vulcanico, molto sciolto, ricco di minerali

Resa di produzione: 40 q.li/Ha

Tecnica di vinificazione: le uve provengono da 11 diverse contrade dell’isola caratterizzate da microclimi unici che determinano differenti epoche di maturazione. La vendemmia inizia dopo il 15 agosto con le uve destinate all’appassimento naturale che avviene al sole e al vento e dura 20-30 giorni. A settembre si raccolgono le uve nelle contrade meno precoci, e si lavorano fresche: si raffreddano per preservare gli aromi e poi si pressano sofficemente per ottenere il mosto. Al mosto in fermentazione si aggiunge – a più riprese – l’uva passa sgrappolata a mano. Questa è la delicata fase della macerazione durante la quale l’uva passa rilascia il suo straordinario patrimonio di suadente dolcezza, freschezza e personalissima aromaticità

Affinamento: il vino affina in vasca almeno 4 mesi e 6 mesi in bottiglia

Colore: giallo ambrato lucente

Profumo: dopo le prime intense note di albicocca e pesca, i profumi si rincorrono tra meandri di sensazioni dolci di fichi secchi e miele, erbe aromatiche, note minerali

Sapore: al gusto impressiona per la notevole complessità data dall’avvenuta fusione tra dolcezza, sapidità e morbidezza. Lunghezza finale con ritorno armonico dei profumi

Gradazione alcolica: 14,5% Vol.

Curiosità: dall’arabo “Figlio del vento” perché il vento che soffia fra i grappoli è un costante a Pantelleria. Ed il vento dell’isola porta con sé un carico di profumi così intensi da poterli toccare. Prima annata: 1989. Il Ben Ryè ha ispirato i maÎtre chocolatier Cecilia e Paul De Bondt che hanno creato i cioccolatini De Bondt Ryè: il primo è una farcia di fichi e mandorle macerata nel Ben Ryé e rinchiusa in un guscio di cioccolato fondente; il secondo, invece, ha un cuore di gelatina al Ben Ryé incastonato in una ganascia di cioccolata bianca, ricoperta da cioccolato fondente

Abbinamenti gastronomici: con formaggi erborinati o stagionati, fegato grasso, dolci a base di ricotta, frutta secca e pasta di mandorle. Con il cioccolato, da provare con il gianduia o con i “DeBondt Ryé”, le praline al Ben Ryé create da Paul De Bondt

Temperatura di servizio: 14° C

Guida alla degustazione

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Album fotografico

Donnafugata Pantelleria

Donnafugata Ferdinando Bacco

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