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Birrificio 26 Nero, quando una passione ti cambia la vita

Accade in un borgo toscano, Scalvaia, poco lontano dalla città di Siena. Una passione, la birra artigianale, che ha fatto prendere una decisione drastica ad un grossetano, senese di adozione. Fabio Massellucci, poco più che trentenne ha infatti deciso di lasciare un posto fisso e sicuro di biologo per aprire un proprio birrificio. Una decisione coraggiosa, a tratti incosciente potrà pensare qualcuno visti i tempi, ma che lo ha visto realizzare il proprio sogno: produrre e commerciare birra artigianale. Il birrificio si chiama “26 Nero”, dal numero fortunato alla roulette, ed è portato avanti con passione da Fabio e sua moglie Linda che si occupa di grafica. Al momento la produzione è limitata e sono solo due le birre, una chiara e una rossa. La prima si chiama “Fedora”, 5% di gradazione, ale dal colore oro carico, al naso si presenta con note dolciastre di malto e crosta di pane contornate da aromi erbacei. In bocca il tutto è contrastato da un piacevole amaro che rimane come retrogusto, che dona una facile bevuta. Accompagna molto bene formaggi, salumi e carni alla griglia. L’altra è “Guadagnata”, 7% di alccol, rossa dal colore ambra scuro brillante, con schiuma color crema. Presenta aromi pieni come caramello e freschi come lo speziato. In bocca sensazioni di morbidezza e pienezza, con un retrogusto leggermente dolciastro. L’amaro non è invadente. A tavola si abbina a piatti in umido o fuori dai pasti per compagnia. www.birrificio26nero.it

Cresce la passione per la birra artigianale che per alcuni è ormai un vero e proprio culto, da condividere con gli amici o semplicemente da godersi in solitudine. E aumenta il numero dei birrifici, con “26 Nero” salgono a quattro soltanto quelli in provincia di Siena dopo “L’Olmaia” di Montepulciano, il “Birrificio San Quirico” di San Quirico d’Orcia e “Arribal” di Poggibonsi. Le birre hanno nomi fantasiosi che sanno di esperienze, di vita vissuta, di ricordi d’infanzia, di luoghi, persone, a dimostrazione che ogni Mastrobirraio mette un po’ di se stesso e della propria vita nelle birre che produce.